Tra l’VIII ed il VI sec. a. C. coloni greci approdano sulle coste del Gargano. La leggenda di Diomede, re di Etolia, fuggiasco da Troia, sbarcato alle Isole Tremiti e sulle coste del Gargano, sarebbe un chiaro riferimento all’arrivo dei coloni che dovettero lottare con le genti del luogo prima di potervisi insediare. Provenienti da Oiniade fecero di Vieste la loro stazione commerciale più importante, interessati alla fabbricazione della porpora che veniva ricavata da un particolare mollusco “caparrone”, largamente usato per la tintura delle stoffe e delle pelli. Le origini del nome Vieste sono incerte anche se si vogliono identificare con la scomparsa Apeneste. Quest’ultima collocata dal geografo Tolomeo tra Siponto ed il Promontorio del Gargano. Dalle parole di Tolomeo si deduce che Apeneste doveva riferirsi a Matinium (l’attuale Mattinata) dato che Vieste non si trova “fra” Siponto ed il Promontorio, ma all’estrema punta orientale dello stesso. L’ipotesi più attendibile è che Vieste abbia origine indoeuropea e provenga da Vibeste, Viveste ed infine per una successiva correzione Vieste. Nel IV sec. nei territori Dauni, con la penetrazione di gruppi monastici in cerca di luoghi meno esposti ai predoni ed agli invasori, comincia a diffondersi il Cristianesimo. Le necropoli paleocristiane di Salata vicino a Merinum, di S.Nicola al Pantanello, Spagnola e S.Tecla sono chiare testimonianze